Google Looker Studio: cos’è e come funziona, la guida completa

Nell’era digitale, i dati sono diventati il cuore pulsante di ogni attività.

“Fate in modo che diventi un’abitudine discutere i problemi basandosi sui dati e rispettando i fatti che essi dimostrano”, diceva Kaoru Ishikawa, ingegnere giapponese conosciuto in Nord America per il Diagramma di Ishikawa o diagramma causa-effetto usato nell’analisi dei processi industriali.

In effetti, se ci pensiamo, ogni click, ogni acquisto e ogni interazione online genera una traccia digitale, e la capacità di interpretare queste tracce può fare la differenza tra il successo e il fallimento di un’azienda. Ecco dove Google Looker Studio entra in gioco, offrendo una soluzione all’avanguardia per la misurazione e l’analisi dei dati.

Cos’è Google Looker Studio e a cosa serve

Looker Studio, precedentemente noto come Google Data Studio, è una piattaforma che permette di visualizzare e analizzare i dati aziendali in modo efficace. Come si intuisce dal nome, lo scopo principale è creare dashboard e report interattivi partendo dai dati a disposizione.

In sostanza, Looker Studio è lo strumento ideale per chi lavora con una grande mole di dati, come i professionisti del marketing e chi si occupa di strategie aziendali. Le fonti di dati possono essere le più svariate: Google Analytics, Facebook, Google Ads, Fogli Google e molte altre che vedremo più avanti.

Grazie a Looker Studio, questi dati vengono aggregati e trasformati in intuitive visualizzazioni come grafici, tabelle, cruscotti e così via. In questo modo, le informazioni chiave possono essere facilmente consultate e condivise con colleghi, clienti e responsabili per supportare il processo decisionale.

In sintesi, la piattaforma consente di sbloccare il potenziale dei dati a disposizione, trasformandoli in preziose informazioni che ispirano decisioni aziendali più consapevoli. Il tutto in un’unica dashboard interattiva e personalizzabile.

La storia di Google Looker Studio

Looker Studio è stato introdotto da Google il 15 marzo 2016 come parte della suite aziendale Google Analytics 360. Questo strumento online è stato progettato per convertire i dati in report informativi e dashboard personalizzabili. Solo pochi mesi dopo il suo lancio, nel maggio 2016, Google ha annunciato una versione gratuita di Data Studio, pensata per soddisfare le esigenze di individui e piccoli team. Da quel momento, Looker Studio è diventato parte integrante della Google Marketing Platform.

La vera svolta per Google Data Studio è arrivata con l’acquisizione di Looker. Nel giugno 2019, Google ha annunciato l’acquisizione di Looker, una startup indipendente di analisi, per la cifra di 2,6 miliardi di dollari.

Inizialmente, Google Data Studio e Looker hanno operato come prodotti separati all’interno di Google. Mentre Google Data Studio offriva una soluzione semplice, a basso costo, e un modo facile per collegare fonti di dati e creare dashboard, Looker offriva una soluzione più focalizzata sull’impresa con un robusto supporto per le trasformazioni e le autorizzazioni.

Nell’ottobre 2022, durante la conferenza Cloud Next, Google ha annunciato che Google Data Studio avrebbe cambiato nome in Looker Studio. Questo cambiamento non ha riguardato solo il nome: con la nuova denominazione, sono state introdotte funzionalità integrate. Google ha aggiunto la capacità di supportare i modelli Looker a Looker Studio e ha lanciato una nuova offerta, Looker Studio Pro, con funzionalità avanzate per la collaborazione e la gestione dei team aziendali.

Connettori e fonti di dati

Uno degli aspetti fondamentali di Looker Studio è la possibilità di collegarsi a diverse fonti di dati tramite appositi connettori. Questi fungono da ponti che effettuano chiamate alle sorgenti dati, permettendo di importare ed elaborare informazioni eterogenee all’interno di un’unica piattaforma.

I principali connettori nativi già integrati sono:

• Prodotti Google Analytics
• Google Search Console
• YouTube
• Google Ads
• Display & Video 360
• Google BigQuery
• Google Sheets
• Database come MySQL, PostgreSQL, ecc.

Oltre alle origini preimpostate, un grande vantaggio di Looker Studio è la flessibilità: gli utenti possono creare connettori e campi personalizzati per importare e unire dati provenienti da sorgenti multiple, in base alle proprie necessità specifiche.

Per quanto riguarda strumenti di terze parti, l’ideale è acquistare connettori dedicati da rivenditori specializzati, in modo da poterli integrare facilmente .

In alternativa, è possibile esportare i dati in un foglio Google e usarlo come fonte in Looker Studio.

La varietà di connettori, unita alla capacità di creare collegamenti personalizzati e unire dati da più origini, quindi, rende Looker Studio estremamente potente e flessibile nell’importazione e analisi di grandi volumi di dati eterogenei.

La creazione della dashboard e dei report con Looker Studio

Ora che abbiamo chiaro da dove possiamo prendere i dati e quali altri connettori possiamo aggiungere al nostro Looker Studio, possiamo approcciarci alla creazione dei Report (gli asset di Looker Studio nei quali ci sono informazioni e approfondimenti ricavati dai dati), creando una dashboard personalizzata.

Una volta effettuato l’accesso, la homepage mostra il Report selezionato. Tutti i report creati sono visibili al centro della schermata.

• Creazione di un nuovo report: cliccando sul tasto “+”, si ha la possibilità di creare un nuovo Report accedendo al riquadro “Aggiungi dati al report” o di iniziare con un report predefinito.
• Modifica e visualizzazione: ogni Report può essere visualizzato e modificato. I privilegi di modifica sono assegnati in base ai diritti concessi agli utenti durante la fase di creazione del report.
• Aggiunta delle sorgenti di dati: dopo aver creato il Report, è essenziale selezionare le sorgenti di dati da cui si desidera ottenere le informazioni. Queste sorgenti producono “Dimensioni” e “Metriche” che possono essere personalizzate secondo le esigenze.
• Inserimento di grafici e tabelle: utilizzando la barra degli strumenti nella parte superiore dell’editor, è possibile aggiungere vari elementi visivi come grafici, tabelle e diagrammi. Cliccando su “Aggiungi un grafico”, si apre un menu a tendina che offre diverse opzioni come serie temporali, grafici a barre, grafici a torta, mappe e altro. Dopo aver scelto un grafico, è possibile posizionarlo sulla dashboard e successivamente spostarlo, ridimensionarlo e modificarne le proprietà.
• Condivisione e visibilità: i report creati possono essere resi visibili a tutti o a un gruppo selezionato di utenti. Chi ha accesso al report può interagire con esso utilizzando i controlli interattivi, ma, a meno che non abbia i privilegi appropriati, non può modificarne la struttura. Per condividere un report con altri utenti, è possibile aggiungerli e definire le modalità di accesso attraverso le opzioni avanzate.

Facile, no? Non ti resta che provare! E ora ti spiego anche un altro aiuto che ti dà la piattaforma di Big G per la misurazione dei dati!

Crea i tuoi report con i template disponibili

Ti abbiamo spiegato un po’ tutto di questo incredibile strumento, manca solamente un aspetto che può esserti di grande aiuto, specialmente se sei alle prime armi nell’utilizzo dello strumento.

Google Looker Studio, infatti, ti mette a disposizione, nella sua galleria, una grandissima varietà di template predefiniti per i tuoi report. Sono gratuiti, intuitivi e modificabili, fornendo agli utenti schemi già pronti per visualizzare i loro dati in modo efficace.

Conclusioni su Google Looker Studio

In sintesi, Looker Studio è una piattaforma potente per la visualizzazione dei dati, ideale per i professionisti del marketing che desiderano avere una panoramica dettagliata del loro business digitale. Con una dashboard su misura in Looker Studio, si ha la possibilità di visualizzare tutti i dati essenziali per pianificare e perfezionare le strategie online in un unico luogo.

Tuttavia, è fondamentale che questi dati siano esaminati e compresi da professionisti con competenze specifiche in Data Analysis per trarne il massimo valore.