Google SGE: cos’è e come funziona

"Lo sviluppo e il lancio di strumenti di intelligenza artificiale generativa come ChatGPT hanno creato grande fermento nel mondo del web marketing e non solo.   ChatGPT ha inaugurato una tendenza in rapida evoluzione che sta coinvolgendo molteplici settori, all’interno di un complesso ecosistema sia online che offline.  Subito dopo l’annuncio dell’integrazione di ChatGPT nei risultati […]

Questa foto descrive: Google SGE: cos’è e come funziona

Lo sviluppo e il lancio di strumenti di intelligenza artificiale generativa come ChatGPT hanno creato grande fermento nel mondo del web marketing e non solo.  

ChatGPT ha inaugurato una tendenza in rapida evoluzione che sta coinvolgendo molteplici settori, all’interno di un complesso ecosistema sia online che offline. 

Subito dopo l’annuncio dell’integrazione di ChatGPT nei risultati di ricerca del motore Bing, di proprietà Microsoft, anche Google ha presentato la sua innovazione per il futuro della ricerca: Google SGE (Semantic General Search Engine).  

Si tratta di un motore di ricerca semantico in grado di comprendere il significato delle parole chiave inserite dagli utenti e fornire risultati più pertinenti. 

Attualmente Google SGE è disponibile solo negli Stati Uniti, in lingua inglese. L’obiettivo di Google è migliorare la comprensione del linguaggio naturale da parte del motore di ricerca, fornendo risultati di ricerca di alta qualità che soddisfino realmente le esigenze degli utenti.

Come funziona Google SGE

La ricerca generativa di Google (SGE) cerca di comprendere l’intento dietro le query di ricerca inserite dagli utenti, per poi generare risposte personalizzate utilizzando l’intelligenza artificiale.  

Viene sfruttato un mix di fonti, tra cui i normali risultati di ricerca di Google, il knowledge graph e i social media

Le risposte possono includere testo, immagini, video e altri contenuti multimediali, in base a ciò che Google SGE ritiene più pertinente. I tempi di generazione variano, anche se in alcuni casi le risposte possono sembrare lente ad apparire. 

La differenza tra Google SGE e Bard 

SGE non va confuso con Google Bard, che è un modello di linguaggio focalizzato principalmente sulla generazione di testo in risposta a domande. SGE è specificamente progettato per il contesto della ricerca web. 

Tra le differenze principali, SGE comprende meglio le intenzioni di ricerca, utilizza più fonti e al momento è disponibile solo in inglese, mentre Bard sa generare testo ed è già attivo in 180 nazioni. Inoltre SGE non sempre appare per ogni ricerca, ma solo quando Google ritiene di poter fornire risultati particolarmente utili. 

In sintesi, SGE rappresenta un nuovo approccio di Google focalizzato sull’intelligenza artificiale per risultati di ricerca contestualizzati, mentre Bard è pensato per interagire con il linguaggio umano in contesti più ampi. 

Le query che attivano Google SGE 

Google SGE non si attiva per tutte le ricerche, ma solo per specifiche query in cui ritiene di poter offrire risultati particolarmente utili grazie alla comprensione del linguaggio. 

Ecco alcuni esempi di query che fanno apparire i risultati di Google SGE. 

Query aperte e di approfondimento 

Google SGE è progettato per rispondere a query aperte e di approfondimento, ovvero quelle che non possono essere facilmente risposte da un singolo risultato di ricerca. Ad esempio, se si cerca “come fare una torta”, Google SGE potrebbe generare un’istantanea che include una ricetta, consigli per la cottura e suggerimenti per la decorazione. 

Query con elementi di creatività o immaginazione 

Google SGE può anche rispondere a query con elementi di creatività o immaginazione. Ad esempio, se si cerca “un poema sulla natura”, Google SGE potrebbe generare un’istantanea che include un poema originale, una lista di poesie famose sulla natura e un link a un sito web di poesia. 

Query con elementi di soggettività o opinione 

Il nuovo strumento di big G può anche rispondere a query con elementi di soggettività o opinione. Ad esempio, se si cerca “il miglior film di tutti i tempi”, Google SGE potrebbe generare un’istantanea che include una lista dei film più votati, una recensione di un critico cinematografico e un link a un forum di discussione sui film. 

Query di confronto 

Google SGE può anche aiutare gli utenti a confrontare prodotti, servizi o idee. Ad esempio, se si cerca “iPhone vs. Samsung“, Google SGE potrebbe generare un’istantanea che include un confronto delle caratteristiche, dei prezzi e delle recensioni dei due telefoni cellulari. Questa informazione può aiutare gli utenti a prendere una decisione informata su quale prodotto o servizio è il migliore per loro. 

Ecco alcuni esempi specifici di query di confronto che attivano Google SGE negli Stati Uniti: 

  • “iPhone vs. Samsung” 
  • “MacBook Pro vs. Dell XPS” 
  • “Abbonamento Netflix vs. Disney+ vs. HBO Max” 

Query di Shopping 

SGE può aiutarti a finalizzare acquisti online fornendo informazioni sui prodotti, con recensioni e prezzi. Ad esempio, se cerchi “migliori cellulari di massimo 500 euro”, SGE fornirà un elenco di prodotti che possano soddisfare la tua richiesta, insieme a link per poterli acquistare. 
È sempre utile specificare che, essendo ancora in beta negli Stati Uniti, Google SGE potrebbe subire aggiornamenti che andranno anche ad ampliare il numero di query per le quali attivarsi. 

Cosa cambia per la SEO  

L’arrivo di SGE non stravolgerà le strategie SEO, ma potrà certamente influenzare la capacità di ottenere clic sui risultati organici. 

La presenza all’interno del box generativo garantirà ovviamente più clic, mentre pur posizionandosi tra i primi risultati senza però comparire nel box SGE si rischia di perdere visibilità a causa dello spazio che questo occupa. 

Per avere chance di rientrare tra i contenuti utilizzati da SGE saranno sempre più cruciali i fattori che anche oggi permettono di posizionarsi in modo competitivo e quindi autorevolezza, affidabilità, competenza ed esperienza. 

Di conseguenza, le strategie SEO non cambieranno con SGE: bisognerà continuare a puntare su contenuti di qualità che soddisfino le intenzioni di ricerca, costruendo un prodotto, che sia un blog o un ecommerce, riconoscibile ed autorevole sia on-site che su social e profilando un dominio con link building di qualità. 

In estrema sintesi, quindi, SGE premierà quei fattori ed elementi che già attualmente sono al centro delle strategie SEO di successo. Lavorando in questa direzione si potranno massimizzare le possibilità di comparire nel box generativo e, quindi, di attirare un numero ancora maggiore di click. 

Conclusioni e quando è previsto l’arrivo in Italia di Google SGE 

Google SGE rappresenta un significativo passo avanti nella comprensione del linguaggio naturale da parte dei motori di ricerca. Comprendere realmente il significato e le intenzioni delle query degli utenti permette di fornire risultati molto più pertinenti e, di conseguenza, aiuta l’utente a trovare più facilmente ciò che sta cercando. 

Per le aziende può portare notevoli vantaggi, in quanto rende più semplice per gli utenti trovare i loro prodotti e servizi anche con query non perfettamente corrispondenti. Ad esempio, un ristorante potrebbe essere trovato da un utente che cerca “posti dove mangiare con i bambini”, anche se nella pagina non compare questa keyword specifica. 

Per quanto riguarda l’Italia, bisognerà ancora aspettare per vederlo sulle nostre SERP in quanto Google non ha ancora annunciato date per l’introduzione di SGE.  

Tuttavia, essendo una funzionalità così rilevante per migliorare l’esperienza di ricerca, è probabile che nel giro di 1-2 anni venga estesa anche al mercato italiano e ad altre lingue oltre all’inglese.  

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