Piano editoriale Facebook

"Strutturare un piano editoriale su Facebook è importante per conseguire risultati importanti. Prima dell’avvento dei social media, si intendeva un documento redatto dalle case editrici, allo scopo di definire la quantità di opere da pubblicare in programma per gli anni successivi, oltre alla stima dei ricavi da esse ottenibili. Con l’arrivo del digitale e delle […]

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Strutturare un piano editoriale su Facebook è importante per conseguire risultati importanti. Prima dell’avvento dei social media, si intendeva un documento redatto dalle case editrici, allo scopo di definire la quantità di opere da pubblicare in programma per gli anni successivi, oltre alla stima dei ricavi da esse ottenibili.
Con l’arrivo del digitale e delle piattaforme sviluppatesi in seguito, come blog, siti per e-commerce e, facebook, il termine “piano editoriale” si è largamente diffuso, assumendo significati diversi in base agli ambiti in cui viene utilizzato. Nella nostra agenzia SEO a Roma noi strutturiamo sempre un piano editoriale sia per quanto riguarda Facebook che per i blog informativi dei nostri clienti.
Fatto sta che, al giorno d’oggi, moltissime imprese, operanti nei settori più disparati, si affidano ad agenzie di web marketing per promuovere prodotti o servizi.
Da qui l’esigenza di dover ricorrere a un piano editoriale per definire gli obiettivi.
Possiamo, dunque, descrivere il piano editoriale come un insieme di strategie di comunicazione volte a costruire l’identità e la presenza di una specifica attività su Facebook.

Come fare un piano editoriale?

Prima di sviluppare un piano editoriale efficace, occorre necessariamente mettersi dalla parte dei potenziali clienti.
Solo indossando i panni di coloro che visiteranno la nostra pagina, infatti, possiamo renderci conto di quanto siano appropriate le nostre idee e se queste potranno effettivamente generare contenuti utili o, quantomeno, interessanti.
Occorre studiare sia il comportamento degli utenti che quello delle aziende o attività concorrenti, al fine di carpirne i punti deboli.
Fare una keyword research è una delle fasi più importanti per comunicare nel modo giusto il messaggio che vogliamo dare ma allo stesso modo per farlo leggere il più possibile.

 

 

Piano editoriale su Facebook: gli step da seguire

Fatte le dovute premesse, passiamo ora a elencare e analizzare quelli che sono gli step da seguire e le caratteristiche che un piano editoriale deve avere per raggiungere gli obiettivi prestabili.
Ma prima di parlare dei traguardi, concentriamoci sulla partenza e su ciò che dobbiamo tenere a mente per lo sviluppo di un progetto vincente.
Chi si interessa di web marketing, sa benissimo che il primo passo di qualsiasi strategia promozionale è sempre lo stesso: l’individuazione del target di riferimento.
Facebook in questo ci viene in soccorso, fornendoci vari strumenti tramite i quali possiamo monitorare il traffico degli utenti della nostra pagina.

Analisi degli Insight di Facebook

Grazie alla sezione Insight si può accedere alla schermata da cui è possibile ricavare numerose informazioni sulla fan base, dal sesso, all’età media, fino alle città di residenza. Insomma, con gli Insight possiamo sapere tutto sulle caratteristiche socio-demografiche dei nostri fan.

Analisi Audience Insight

Altro mezzo di cui servirci per definire il target ancora più nel dettaglio è quello dell’Audience Insight, con il quale possiamo addirittura conoscere il livello di istruzione e la situazione sentimentale degli utenti più attivi sulla pagina.
Ma l’aspetto di gran lunga più interessante è quello riguardante le informazioni sulle interazioni degli utenti con le altre pagine. Nello specifico, possiamo sapere con quali categorie di pagine interagiscono e a quali tipi di post lasciano più like.
Da qui deriva la possibilità di creare le “Personas“, ovvero identikit degli utenti tipo, così da comprenderne sempre più appieno gusti ed esigenze.

Studio dei competitor e del loro piano editoriale di Facebook

Il piano editoriale prosegue, poi, con un’analisi accurata delle pagine Facebook dei concorrenti. Come già anticipato, individuare i punti deboli dei competitor può darci uno slancio ulteriore per rendere più accattivante la nostra offerta.
Anche per questo scopo possiamo usufruire degli Insight. In particolare, attraverso la sotto-sezione “Pagine da tenere sotto controllo“, che si trova nella sezione “Panoramica”.
Possiamo noi stessi selezionare le pagine da tenere sotto controllo e saremo tenuti costantemente aggiornati su alcuni parametri, come, ad esempio, la crescita della fan base, o il numero di post e di interazioni settimanali.

 

come fare piano editoriale facebook

Perchè creare un piano editoriale?

La risposta è molto semplice. Il piano editoriale ci consente di raggiungere gli obiettivi prefissati, al fine di ottimizzare i nostri contenuti e, di conseguenza, la nostra pagina.
L’importante, prima di cominciare, è avere un’idea chiara di dove vogliamo arrivare.

Che si tratti di aumentare la notorietà del brand, oppure incrementare il traffico verso il nostro sito web, non dobbiamo creare il piano editoriale, se prima non abbiamo stabilito con chiarezza quelli che sono gli obiettivi da raggiungere.
Per stabilire degli obiettivi validi, dobbiamo accertarci prima di tutto che essi siano:

  • specifici
  • misurabili
  • attuabili
  • realistici
  • raggiungibili in un determitato arco temporale

Logicamente, in tutti i mercati vi è sempre qualcuno che propone cose irreali. Non è questo il caso della nostra web agency Web Hero. Sia se sceglierete noi o altri, rimanete alla larga da chi vi propone di arrivare a un milione di fan in tre mesi, di certo non potrebbe definirsi un obiettivo realistico.

“Sognare ma allo stesso modo tenere i piedi per terra è fondamentale, qualunque sia il tipo di attività da promuovere.”

Scelta dei contenuti del piano editoriale

Una volta individuati target e obiettivi potremo finalmente dedicarci alle attività più interessanti del nostro piano editoriale di Facebook.
Tali attività possono essere classificate in due categorie di azioni: la scelta dei contenuti e la formulazione di un calendario editoriale.

Contenuti del nostro piano

I contenuti, a loro volta, possono essere suddivisi in base alla natura del messaggio e all’oggetto della promozione.
Ci sono, infatti, contenuti i cui protagonisti sono i prodotti che l’azienda mette in commercio. Essi vengono postati con l’obiettivo di acquisire potenziali acquirenti.
Esistono, poi, contenuti incentrati sull’utilità e sui benefici che può trarne l’utente. Si tratta, per esempio, di articoli informativi, consigli o recensioni. In tal caso lo scopo non è quello di vendere, ma di accrescere la fiducia dei clienti nei confronti dell’azienda.
Infine, abbiamo i contenuti creati per promuovere quelli che sono i valori e lo spirito aziendale, come la dedizione per il lavoro dei dipendenti o la storia del brand.
Ognuna di queste tre tipologie di contenuti appena descritte può avere la propria efficacia, a seconda del target a cui ci rivolgiamo. L’ideale sarebbe quello di combinare contenuti di tutti e tre i tipi, per non tediare i clienti.
C’è comunque un sistema molto utile per programmare i post nella maniera più adeguata, ovvero il calendario editoriale.
Si tratta di un vero e proprio piano organizzativo che consente di definire non solo quali tipologie di post pubblicare, ma anche i giorni, gli orari e la frequenza con cui postare per raggiungere e coinvolgere il massimo numero di utenti.
Il calendario può essere redatto su Excel, mentre per individuare orari e giorni di pubblicazione puoi servirti, anche in questo caso, degli Insight di Facebook.
Il calendario ci permetterà di anticipare il lavoro, poichè Facebook ci fornisce l’opportunità di programmare anche i post futuri attraverso la sottosezione “post programmati”.

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